Martedì, 7 Febbraio, 2023
“AGCI SOLIDARIETA’” CAMBIA NOME IN “AGCI IMPRESE SOCIALI”
Il pensiero di Pina Colosimo, Presidente del Settore
La decisione di modificare il nome di “Agci Solidarietà” in Agci Imprese Sociali” nasce da un ragionamento ben preciso, ovvero dall’idea che il compito di un’Associazione come la nostra sia quello di saper leggere l’evoluzione del sistema per potere esercitare al meglio l’attività di rappresentanza nei confronti dei propri soci.
La riforma del Terzo Settore porta con sé, oltre ad una riforma normativa di sistema, una vera e propria rivoluzione culturale e di valori all’interno della nostra società, rilanciando il ruolo strategico delle imprese sociali e ribadendo l’importanza del Terzo settore quale motore strategico di una nuova economia, responsabile e solidale.
Si tratta di una nuova qualifica giuridica costituita per il perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, senza scopo di lucro (con deroghe alla distribuzione degli utili), mediante lo svolgimento in via esclusiva o principale di una o più attività di interesse generale.
Le cooperative sociali vengono qualificate come Imprese Sociali di diritto, in virtù dei principi e del modello organizzativo propri della cooperazione sociale, i cui valori, regole di funzionamento e controllo, sono i principi che hanno ispirato la riforma del modello Impresa sociale da cui è stato mutuato in larga misura l’impianto attuale della disciplina.
Grazie alla riforma non solo le cooperative sociali – in quanto imprese sociali di diritto – vedono ampliare il proprio raggio di azione ad un ventaglio di attività prima precluse dalla disciplina prevista dalla Legge 381/91, in quanto possono operare nell’ambito dei servizi sociali, sociosanitari, sanitari, educativi, nell’istruzione e formazione professionale, nella formazione extra scolastica, nei servizi finalizzati all’inserimento lavorativo, ma anche le imprese che adottino il modello di impresa sociale, con le regole di funzionamento e le finalità proprie di tale modello, potranno esercitare l’elenco di attività previste dal Dlgs 112.
Giacché tale modello si ispira, in quanto a valori e principi, regole di funzionamento e trasparenza, partecipazione dei lavoratori, modalità di controllo e ispezione, al 90% al modello previsto per la cooperazione sociale, e che le cooperative sociali sono riconosciute come imprese sociali di diritto, si può tranquillamente affermare che la cooperazione sociale sia il modello ispiratore e soggetto leader nel panorama delle imprese sociali.
Per tale motivo abbiamo ritenuto opportuno, in una visione più ampia del sistema del Terzo Settore, di abbracciare il modello dell’Impresa Sociale, per poter sempre rispondere al meglio ai bisogni, alle esigenze e alle opportunità di sviluppo di tale modello d’impresa e dunque, in primis, a quelle delle cooperative sociali che rimangono il nostro principale soggetto di riferimento.