AGCI: contrari alle nuove misure proposte dalla Commissione Europea sul consumo di alcol
Buonfiglio “Il rischio della ‘demonizzazione’ è dietro l’angolo”
L’AGCI (Associazione Generale Cooperative Italiane) esprime una ferma opposizione alle nuove normative e tasse sulla comunicazione e sul consumo di alcol, come previsto dal Beca (Beating Cancer Plan) della Commissione Europea. Questa iniziativa, volta a ridurre il consumo di alcol, rappresenta un passo indietro rispetto ai progressi fatti in materia di libertà di consumo e di promozione della cultura enologica europea. Giampaolo Buonfiglio (AGCI-Sistema agro ittico alimentare), ha dichiarato: "Siamo fermamente contrari a questa sorta di neoproibizionismo di ritorno, che non solo penalizza i produttori e gli esercenti del settore, ma ignora la ricchezza culturale e sociale che il consumo di alcol, praticato in modo responsabile, rappresenta per le nostre comunità. In nome del salutismo, si tende a restringere sempre più la normativa riguardante la comunicazione e il consumo di alcol, marginalizzando chi, in nome della tradizione e della cultura, oltre che del piacere, sostiene un approccio moderato al consumo.” Il testo attuale del Beca è addirittura peggiorativo rispetto al passato e non tiene conto delle evidenze scientifiche che dimostrano come un consumo moderato possa coesistere con uno stile di vita sano. “Chiediamo pertanto un confronto serio e costruttivo – ha aggiunto Buonfiglio - che tenga conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti e che promuova una cultura del consumo responsabile piuttosto che una demonizzazione del settore." L'AGCI invita le istituzioni e i cittadini a riflettere sulla necessità di trovare un equilibrio tra la salute pubblica e il rispetto delle tradizioni culturali, auspicando che si possa giungere a soluzioni che non penalizzino ingiustamente un'intera filiera produttiva.