Venerdì, 18 Marzo, 2022

AGCI Emilia Romagna: nasce a Bologna l’Osservatorio di cooperative e sindacati, uno strumento congiunto per individuare possibili casi di workers buyout

Nasce a Bologna il primo Osservatorio congiunto tra cooperative e sindacati sui WBO. Uno strumento che avrà la funzione di monitoraggio della crisi, dei problemi di ricambio generazionale in azienda o delle opportunità di utilizzo di beni confiscati alla mafia, per individuare possibili casi di WBO che saranno poi oggetto di analisi di fattibilità congiunta. L’osservatorio produrrà materiale divulgativo e promuoverà iniziative, seminari e percorsi formativi.

L’Osservatorio, che nasce nell’ambito del Protocollo di Intesa tra AGCI, Confcooperative, Legacoop, Cgil, Cisl e Uil del territorio della Città Metropolitana di Bologna per la promozione congiunta dei workers buyout, è il secondo passo del percorso delineato: recentemente si è concluso il primo corso formativo sui WBO che ha coinvolto rappresentanze sindacali delle segreterie confederali, di categoria e dirigenti delle centrali cooperative. Un’esperienza che sarà ripetuta nei prossimi mesi. Per i firmatari dell’intesa, i WBO sono esperienze con ricadute positive su tutti i soggetti coinvolti, nonché sulle comunità locali e sulle istituzioni. In primo luogo, sui lavoratori che, integrando la posizione di lavoratore dipendente con quella del socio imprenditore, tutelano la loro occupazione. Per le comunità locali e le Istituzioni si tratta di un punto produttivo che riparte. Per lo Stato è un risparmio di contributi figurativi sul periodo di ammortizzatori sociali e di una ripresa di gettito fiscale.

Il progetto è stato presentato con una conferenza stampa da Sergio Lo Giudice, capo di Gabinetto della Città Metropolitana, Rita Ghedini, Presidente di LegaCoop Bologna, Matteo Manzoni, Responsabile delle Relazioni Industriali di Confcooperative Bologna, Massimo Mota, Presidente dell’Associazione Generale Cooperative Italiane (AGCI) Bologna, Maurizio Lunghi, segretario Cgil metropolitana, Enrico Bassani, Segretario Cisl metropolitana e Carmelo Massari della Uil Bologna

Secondo i dati forniti da Cooperazione finanza impresa (Cfi), il fondo che promuove la nascita e lo sviluppo di società cooperative partecipato dal Ministero dello Sviluppo Economico, il ritorno equivalente su un investimento nel Wbo è pari a uno a sei e in Italia dal 2011 a oggi ci sono stati 87 casi che hanno salvaguardato 2.293 posti di lavoro in imprese che sviluppano un fatturato di 370 milioni. Nello stesso periodo, in Emilia-Romagna si registrano 28 Wbo sostenuti dal Cfi e nell'area metropolitana di Bologna sono cinque. Nei mesi scorsi è stato avviato un percorso di formazione che ha coinvolto circa 20 persone, tra funzionari delle cooperative e dei sindacati, per conoscere lo strumento e capire quando potrebbero esserci le possibilità per attivarlo. Per i sindacati la possibilità di ricorrere al Wbo va valutata caso per caso, ma rappresenta un segnale di ottimismo e si tratta di una fase 'proattiva' per un rilancio dell'azienda.

Su Ansa.it i dettagli della notizia: 

https://www.ansa.it/emiliaromagna/notizie/2022/03/17/nasce-a-bologna-oss...