Agricoltura Sociale ed ecosistema del budget di salute: quali possibili potenzialità di innovazione sociale per le persone e i territori?
Sono stati presentati oggi a Roma i risultati della ricerca realizzata congiuntamente dall’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP) e dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA).
Il convegno ha rappresentato un’occasione preziosa di riflessione sul potenziale dell’agricoltura sociale all’interno dell’ecosistema del budget di salute e sulle modalità con le quali possa contribuire all’attivazione e allo sviluppo effettivo del welfare generativo di comunità e di prossimità rivolto alle persone fragili e/o con disabilità.
L’agricoltura sociale rappresenta una straordinaria opportunità per sviluppare soluzioni innovative anche per scopi terapeutici, che possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle nostre comunità, in particolare, a beneficio delle persone in situazioni di svantaggio o difficoltà. La collaborazione virtuosa tra il mondo dell’agricoltura, quello del Terzo settore e della cooperazione agricola in particolare, permette di avvicinare due settori caratterizzati da un’elevata complessità, ma anche “svantaggiati” per come la nostra società e il mondo del lavoro si sono evoluti negli ultimi decenni. Da due fragilità nasce però una forza, un valore aggiunto nel segno della sostenibilità sociale, territoriale ed economica.
L’agricoltura sociale contribuisce, infatti, a creare network sociali e una progettazione in grado di offrire concrete opportunità di lavoro, di inclusione e di integrazione per persone che avrebbero difficoltà a collocarsi o ricollocarsi. In questo modo si riesce a stimolare l’innovazione sociale, promuovere la sostenibilità ambientale e produttiva, stimolando la crescita economica.
“Allo sviluppo di tali iniziative va tutto il nostro supporto e interesse - ha dichiarato a margine del convegno il responsabile del settore agroalimentare di AGCI, Alessio Ciaccasassi - Le riflessioni odierne del convegno hanno offerto spunti significativi e interessanti contributi. Si tratta in sintesi di un welfare che vede come protagonisti attivi le realtà dell’economia sociale e della Cooperazione, che agiscono nella cornice della sussidiarietà circolare alla realizzazione di politiche pubbliche, condivise e compartecipate, di innovazione sociale. Come Agci - ha sottolineato Ciaccasassi - sosteniamo ed abbiamo promosso progetti - uno su tutti Di.Agr.A.M.M.I. centro-sud – Dialogo di Agricoltura sociale - finalizzati alla sostenibilità in agricoltura e all’inclusione sociale come volano della buona imprenditoria italiana, concentrandosi, in particolare, sull’importanza di fare rete per sviluppare modelli economici inclusivi e virtuosi.”