Lunedì, 12 Febbraio, 2024

Auguri “Co.Pe.Mo”! La cooperativa aderente ad AGCI Marche compie 50 anni tra emozioni, nuove sfide e progetti volti alla sostenibilità

Una grande festa per celebrare un compleanno importante dove i protagonisti sono stati i dipendenti, oltre ai rappresentanti istituzionali e ai vertici AGCI. Presto il nuovo polo produttivo, il sottovuoto e l’acquedotto marino: una cooperativa in piena salute
 
 
 
 
 
Grande partecipazione alla festa organizzata a Dicembre da Co.Pe.Mo (Cooperativa Pescatori Molluschicoltori), la prima impresa della pesca di Ancona che ha compiuto 50 anni celebrando un’importante ricorrenza con i dipendenti, i dirigenti AGCI e i rappresentanti istituzionali.

Il momento del confronto inziale, al parlamentino del Seebay Hotel di Portonovo, è stato un motivo per ripercorrere il passato, analizzare il presente ed illustrare i progetti per il futuro dell’azienda. L’amministratore delegato, Luciano Sacconi, visibilmente commosso, ha confermato il trend di crescita che porta la Copemo, con più di cento dipendenti e 50 mln di fatturato, ad essere un’impresa in piena salute illustrando, inoltre, nuove sfide e progetti.

Dopo il saluto da parte del Comune di Ancona attraverso l’assessore Antonella Andreoli e la presenza per la Regione Marche del consigliere Ciccioli, del governatore Acquaroli, dell’on. Mirco Carloni, presidente della Commissione agricoltura e Pesca della Camera dei deputati, sono stati illustrati i tre grandi progetti ideati dalla cooperativa: la realizzazione del nuovo “polo produttivo Copemo” con il recupero di un capannone anni ‘60 adiacente all’attuale sede, che consentirà nuove assunzioni; la messa in opera del confezionamento sottovuoto per il prodotto fresco che aprirà nuovi e proficui mercati e, infine, l’altra novità riguarderà l’acquedotto marino, che consentirà un risparmio di energia, una maggiore qualità del prodotto e, inoltre, interesserà anche l’indotto del porto di Ancona.

Insomma, “50 anni di storia” che testimoniano un modello sano e vincente, così come hanno ricordato i vertici nazionali di AGCI, nello specifico il presidente nazionale Giovanni Schiavone, il presidente di AGCI Agrital, Giampaolo Buonfiglio, oltre che il presidente di AGCI Marche, Antonio Gitto, e Stefano Burattini della presidenza regionale. Un’emozione grande, partita dal racconto del presidente del collegio sindacale, Elio Brutti, della difficile avventura di una piccola cooperativa di pescatori, fra ostacoli, problemi e burocrazia, ma con la soddisfazione, oggi, della conquista di un futuro tecnologico con tante commesse all’estero, in particolare in Spagna dove apprezzano le vongole e i prodotti dell’Adriatico.

Il Presidente di Copemo, Maurizio Angelini, ha sottolineato la forza della squadra ed i valori della cooperazione, premiando il socio anziano Mauro Frulla e, alla memoria, il fondatore Canafoglia.

La splendida scenografia realizzata in stile marinaro, la voce di Luca Violini che ha raccolto e rilanciato le emozioni in platea, gli auguri di Natale nel brindisi conclusivo fra i tavoli addobbati in blu e oro, hanno incorniciato una cerimonia che resterà nella memoria di tutti i dipendenti e delle loro famiglie.

I PROGETTI PREVISTI

PROGETTO STRATEGICO DI SVILUPPO AZIENDALE - NUOVO POLO PRODUTTIVO "COPEMO" NEL PORTO DI ANCONA Arch. Paola Bravi

In un contesto portuale in continua evoluzione, il nuovo stabilimento della Copemo si pone come obiettivo quello di riqualificare attraverso la demolizione, ricostruzione e ampliamento di un vecchio fabbricato degli anni ‘60, la realizzazione del polo per la lavorazione ed il confezionamento di prodotti ittici.

Il nuovo stabilimento nasce come completamento di uno sviluppo aziendale di recente ristrutturazione ed è, peraltro, un importante traguardo dell’azienda Copemo. E’ frutto dell’esperienza cinquantennale e della capacità di riuscire a creare nuove forme di sviluppo aziendale in un contesto europeo.

Il progetto è stato studiato per garantire Il flusso produttivo sviluppato secondo il concetto sanitario della “marcia in avanti”, si realizza attraverso due reparti principali: il centro di depurazione, il centro di confezionamento e di spedizione molluschi.   L'edificio con superficie complessiva di 1.800 mq circa si sviluppa su due livelli. Parte integrante dell'ambizioso progetto prevede la realizzazione della mensa aziendale, un servizio che contribuisce a rendere ancor più vivibile l’ambiente lavorativo e che valorizza la componente umana.

 

L’IMBALLAGGIO SOTTOVUOTO Agr. Andrea Antognini

Il sottovuoto è un moderno procedimento che nasce con lo scopo di conservare più a lungo gli alimenti, mantenendo inalterato il sapore, le caratteristiche organolettiche e nutrizionali.

Una particolare tipologia di confezionamento sottovuoto è lo skin packaging, tecnica basata sull’applicazione di una pellicola plastica termoretraibile a contatto con il prodotto e con la base su cui è sistemato, solitamente di cartoncino o plastica, per assicurare la chiusura ermetica della confezione. L’imballaggio sottovuoto con tecnologia Skin Pack per il confezionamento dei molluschi offre numerosi vantaggi:

  • eccellente protezione dei prodotti;
  • aumento della durata di conservazione;
  • costante protezione contro gli agenti esterni (contaminazioni crociate);
  • valorizzazione estetica del prodotto;
  • conservazione in frigorifero semplice e pulita (no perdita liquidi);
  • possibilità di esposizione sugli scaffali anche in verticale o inclinati

La realizzazione delle confezioni (vaschette, film plastico ed etichette) completamente in PP (Polipropilene), oltre alla tradizionale cottura in padella, consente di far aprire le vongole mettendole direttamente in microonde per soli 5 minuti a 700/800 W.

L’ACQUEDOTTO MARINO Ing. Fabio Ciccarelli

La realizzazione di un acquedotto marino per l’approvvigionamento di acqua di mare, il suo utilizzo garantirebbe miglior qualità organolettiche degli stessi, dopo la lavorazione. L’utilizzo diretto di acqua di mare naturale inoltre andrebbe a sostituire l’acqua salata che attualmente viene prodotta in maniera artificiale. L’acquedotto marino infine potrà essere utilizzato, per la lavorazione di prodotti ittici, anche da tutti gli altri operatori dell’area portuale, con una conseguente amplificazione dei benefici