Codice appalti, aperta procedura infrazione dall'Unione Europea
AGCI: ora la normativa va modificata e noi siamo pronti a dare un contributo.
Bruxelles ha aperto formalmente una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia sul Codice Appalti in quanto la legislazione italiana non risulta conforme alle norme Ue. L’Italia ha ora due mesi di tempo per fornire risposte efficaci.
“In tempi non sospetti abbiamo duramente criticato il nuovo codice degli appalti” - afferma Brenno Begani, Presidente AGCI (Associazione Generale Cooperative Italiane). “La trasparenza delle procedure – continua Begani - non si ottiene triplicando la burocrazia e la confusione: ora giustamente l’Europa ci ha tirato la giacca”.
“Il Governo - prosegue il Presidente Begani - proceda in fretta a cambiare il Codice degli Appalti, ma ascolti i consigli di chi lavora e opera nei settori produttivi. AGCI è pronta a dare il proprio contributo”.
Le imprese, e in particolare quelle di piccole e medie dimensioni, hanno la necessità di lavorare con regole certe, in condizioni di efficienza, con procedure di gara meno complesse e meno onerose, senza essere sopraffatte dagli adempimenti e dalla burocrazia.
RASSEGNA STAMPA