Dazi USA, AGCI Agroalimentare al Vinitaly, uniti per difendere la forza della nostra tradizione

Diversificazione dei mercati, valorizzazione delle filiere corte per ridurre i costi e migliorare la resilienza del settore agroalimentare, e implementazione di strategie di marketing mirate. Sono queste alcune delle possibili soluzioni strategiche proposte da AGCI Agroalimentare, in vista del prossimo Vinitaly di Verona, per rispondere all'aumento dei dazi doganali che impattano le esportazioni italiane vitivinicole e non solo, e alle sfide significative che il sistema agroalimentare si trova ad affrontare
“Durante la manifestazione, evento di riferimento per il settore vitivinicolo e agroalimentare a livello internazionale, AGCI metterà in luce le problematiche legate ai dazi e il loro effetto sui produttori locali – dichiara il presidente di AGCI Agroalimentare, Antonello Capua - ponendo l'accento sulla necessità di un'azione collettiva per sostenere il nostro patrimonio agroalimentare, in confidente attesa di una risposta unitaria e decisa da parte dell’Unione europea, come già annunciato dalla presidente von der Leyen, di misure di sostegno specifiche per sostenere i settori più colpiti dai dazi (come i produttori di vini, olio d'oliva, pasta e sughi pronti), e sempre monitorando il rischio di un massiccio riversamento di prodotti da altri paesi (ad esempio, la Cina) che potrebbero approfittare delle tariffe americane. In questo senso, AGCI Agroalimentare – sottolinea Capua – presenterà il proprio pacchetto di risposte commerciali per affrontare queste sfide con esperti e rappresentanti delle cooperative di settore presenti alla kermesse, che saranno a disposizione per discutere opportunità di collaborazione e strategie condivise per affrontare un mercato in continua evoluzione. Insieme, possiamo costruire un futuro più solido e sostenibile per l'agroalimentare italiano.”
Tra gli altri punti fondamentali che possono contribuire a mitigare gli effetti negativi dei dazi nell'agroalimentare e a promuovere, in generale, una maggiore resilienza del settore, AGCI Agroalimentare segnala: sostegno agli agricoltori (implementare programmi di sostegno finanziario e tecnico per gli agricoltori colpiti dai dazi, come sussidi o prestiti a basso interesse); accordi commerciali alternativi (negoziare nuovi accordi commerciali o rivedere quelli esistenti per garantire condizioni più favorevoli per le esportazioni agroalimentari); promozione dei prodotti locali (investire in campagne di marketing per promuovere i prodotti agroalimentari locali e incentivare il consumo interno); innovazione e ricerca (investire in ricerca e sviluppo per migliorare la competitività dei prodotti agroalimentari, attraverso tecnologie sostenibili e pratiche agricole innovative); collaborazione con altre nazioni (creare alleanze con altri paesi che possono essere colpiti dai dazi, per formare un fronte unito contro le politiche protezionistiche); flessibilità nei prezzi (stabilire meccanismi per la flessibilità dei prezzi, in modo che gli agricoltori possano adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato); educazione e formazione (fornire formazione agli agricoltori su come gestire le sfide commerciali e migliorare le loro pratiche aziendali); lobbying e advocacy (rafforzare le attività di lobbying per influenzare le politiche commerciali a favore del settore agroalimentare; accordi bilaterali (stabilire accordi bilaterali con paesi che non impongono dazi elevati, per facilitare il commercio; monitoraggio delle politiche commerciali (creare un'agenzia o un gruppo di lavoro per monitorare l'impatto dei dazi e proporre misure correttive tempestive.)