Lunedì, 23 Novembre, 2020

Legge di bilancio: Alleanza delle Cooperative, fondamentali misure di sostegno a settori più colpiti e rapida disponibilità delle risorse europee

COMUNICATO STAMPA. Roma, 23/11/2020
“In uno scenario di profonda incertezza determinata dagli andamenti della pandemia, la legge di bilancio dovrà favorire la ricostruzione e la ripresa dell’economia italiana anche alla luce delle risorse veicolate dall’UE tramite i piani Next Generation EU e dalla Recovery and Resilience Facility. La Nadef prevede lo sforamento dei parametri di deficit/Pil per quest’anno e il prossimo, ma non potremo contare sempre e oltre modo sulle risorse in deficit. Oltre ad una riforma fiscale improntata ad equità e modernizzazione del sistema tributario, sono quindi fondamentali le misure di sostegno ai settori più colpiti dalla crisi e quelle del Next Generation EU: risorse di cui è necessario disporre al più presto, per cui preoccupano i ritardi che si paventano nella approvazioni finali del pacchetto regolamentare”.

Lo ha detto il Presidente dell’Alleanza delle Cooperative, Mauro Lusetti, anche a nome dei Copresidenti Maurizio Gardini e Giovanni Schiavone, nel corso dell’audizione davanti alle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato.

Il Presidente dell’Alleanza si è soffermato su alcuni temi di maggiore rilievo per le cooperative, a partire dalla misure per rafforzare le imprese. Oltre all’apprezzamento per aver delineato una più moderna fiscalità sul ristorno (“strumento efficace per contrastare la bassa capitalizzazione delle cooperative”) e per le misure a favore dell’aggregazione delle imprese, Lusetti ha proposto di “rinforzare il credito di imposta per la Transizione 4.0, estendendone l’utilizzo ad almeno 5 anni” e, riferendosi alle crisi aziendali conseguenza della pandemia, di “estendere l’impiego dei workers buyout cooperativi, che consentono di salvaguardare capacità produttive ed occupazione, anche ai processi di trasmissione di imprese con problemi di successione generazionale”.

Giudizio sostanzialmente positivo anche per le misure in tema di lavoro e previdenza, specialmente per la decontribuzione mirata a favorire le assunzioni di giovani e donne e quella per le imprese del Sud, nonché per la proroga della CIG Covid. A questo proposito, il Presidente dell’Alleanza ha proposto di applicare l’eliminazione del contributo addizionale per i datori di lavoro prevista per le ulteriori 12 settimane anche alle 6 settimane residue del 2020. Per quanto riguarda il Sud, si propone, inoltre, di elevare la dote di mensilità di reddito di cittadinanza da anticipare ai percettori che diano vita ad un’attività di impresa collettiva.

Più articolata la valutazione sul tema fiscale. Bene aver ribadito la necessità di una riforma, che dovrebbe prevedere la codificazione tributaria, semplificazione e riduzione della pressione. Ma si avverte la mancanza di una visione complessiva per costruire un’efficace fiscalità che aiuti le imprese nella transizione ecologica. “L’intervento previsto per la “plastic tax” -ha sottolineato Lusetti- non ne risolve le criticità; per questo riteniamo che vada soppressa o, almeno, che ne venga rinviata l’applicazione al 2022. Lo stesso vale per la “sugar tax”, destinata a tradursi in un inutile prelievo a danno delle imprese e dei consumatori”. Inoltre, mancano interventi specifici per l’applicazione del cosiddetto Superbonus 110%. In particolare, secondo l’Alleanza, occorre prorogare per almeno 3 anni il superbonus per la riqualificazione energetica e sismica degli edifici di cui al DL Rilancio, valutandone l’estensione anche ad alcune tipologie di immobili delle imprese, agli immobili utilizzati dagli enti del Terzo settore per le loro attività e agli immobili delle cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

In relazione alla fiscalità per la famiglia, l’Alleanza sollecita la necessità di politiche specifiche per il welfare, sostenendo i soggetti del privato sociale che vi operano, migliorando l’attuale riforma del Terzo settore e dell’impresa sociale e garantendone una compiuta attuazione.

Infine, il tema della tutela della salute, dove si riscontra un insufficiente impegno nella correzione della debolezza delle nuove unità speciali di continuità assistenziale sul territorio: non è prevista alcun investimento per la loro integrazione con gli operatori accreditati, molti nelle cooperative, nell’ambito delle cure domiciliari. “Riteniamo necessaria -ha concluso Lusetti- la costruzione di un modello autentico ed efficace di assistenza territoriale, coinvolgendo tutti i soggetti che possano contribuire, quali le cooperative di medici di medicina generale e specialisti, le cooperative sociali, le cooperative di farmacisti e le imprese sociali specializzate”.