Ravenna. Il Presidente Begani ricorda Enrico Bartoletti “Un galantuomo della Repubblica”

Scriveva Ugo Foscolo: “Un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda”. Questo vale per i grandi uomini, le grandi donne che hanno lasciato un segno importante e indelebile durante la loro esistenza che, proprio per questo, merita di essere ricordata.
Enrico Bartoletti era certamente uno di quelli. “E’ stato un Maestro che ha speso una vita per la cooperazione, la buona e sana cooperazione”. Questo il ricordo del Presidente AGCI, Brenno Begani, che ha voluto rendere omaggio al “Galantuomo della Repubblica”, venuto a mancare quattro mesi fa, promuovendo, con il patrocinio del Comune di Ravenna, una manifestazione tenuta nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense della città stessa.
Una commemorazione che ha voluto celebrare la figura e l’opera di un uomo che ha contribuito a scrivere la storia della cooperazione ravennate e nazionale, di un patriota e di un combattente che si è sempre battuto per la Repubblica e per la libertà d’Italia.
Per Begani: “E’ stato un pioniere della cooperazione, fondatore della Uil, dell’AGCI di cui è stato per anni Presidente ravennate. I suoi ideali di laicità e, di rifiuto di ogni dogmatismo, sono i valori che hanno portato alla nascita di AGCI e che sono ancora indelebili nel corpo associativo”.
A ricordarlo anche autorevoli esponenti del mondo politico locale e i familiari che hanno apprezzato il quadro, portato in dono dal Presidente, che ritrae la foto di Enrico Bartoletti, in tutta la sua forza e fierezza di uomo combattente e libero.

RASSEGNA STAMPA

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