Un fiume di problemi per il miele italiano
Nell'ambito della crescente collaborazione tra AGCI e ACLI, sancita anche dal recente ingresso di AGCI nella compagine del CAA ACLI, il Presidente di AGCI Agrital, Giampaolo Buonfiglio, affiancato dal responsabile Agroalimentare di AGCI, Alessio Ciaccasassi, è intervenuto martedì scorso all'evento "Un fiume di miele" organizzato a Fiumicino (Roma) da ACLI Terra, che ha visto la partecipazione del Sottosegretario MASAF (Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Forest) con delega al comparto Apistico On. Luigi D'Eramo, del presidente nazionale ACLI Emiliano Manfredonia, del presidente nazionale di ACLI Terra e del CAA ACLI Nicola Tavoletta, del Direttore del CAA ACLI Paolo Bartoli, dell'Assessore all'Ambiente e Agricoltura del Comune di Fiumicino Stefano Costa e di numerosi apicoltori provenienti da diverse Regioni.
Oltre a sottolineare l'importanza ambientale, alimentare, economica e socio culturale del settore, diversi interventi hanno richiamato l'attenzione sulle difficoltà che gli apicoltori incontrano a causa della concorrenza sleale del miele di importazione, che miscelato anche con sciroppi viene immesso sul nostro mercato prezzi di gran lunga inferiore al costo di produzione italiano. In particolare, Buonfiglio ha richiamato alcuni numeri significativi: una domanda UE soddisfatta al 40% da importazioni, metà delle quali a rischio frode. Le importazioni dalla Cina in particolare hanno registrato nell'ultimo anno un incremento del 50%, che da solo è pari alla produzione annua italiana. Di fondamentale importanza in questo quadro è imporre una maggiore trasparenza in etichetta, che oltre all'origine dovrebbe riportare anche la composizione delle miscele. Va inoltre intensificata la lotta alle frodi e la salvaguardia della qualità del miele italiano, da valorizzare. Nel suo intervento il Sottosegretario D'Eramo ha assicurato l'impegno del governo in questo senso sia in sede nazionale sia, soprattutto, europea.