Lunedì, 2 Dicembre, 2024

Economia sociale: AGCI partecipa col proprio gruppo alla riunione del Mef

Nell’ambito delle attività relative al Gruppo di Lavoro Economia Sociale finalizzate all’elaborazione di un documento di supporto all’Action Plan italiano, la nostra Associazione è stata convocata oggi, lunedì 2 dicembre, in una video conferenza.

La riunione ha avuto come obiettivo principale, oltre che al dialogo e al confronto con la rappresentante istituzionale del Mef, Viola Maria Fabiana, e con gli avvocati Gabriele Sepio e Vincenzo Sisci, la richiesta di elaborare un documento da parte di AGCI che contenga riflessioni e proposte sull’economia sociale, in tutte le sue declinazioni, da consegnare a Gennaio.

“La valorizzazione dell’economia sociale deve diventare una priorità politica e deve essere figlia di una strategia che risponda ai temi posti dalla Commissione Europea –ha esordito così Emanuele Monaci, in qualità di vicepresidente di AGCI Imprese Sociali presente alla video conferenza insieme ad altri rappresentati di AGCI: Enrico Casola, Giuseppe Gizzi e Silvia Rimondi.

“All’interno del sistema dell’economia sociale – ha continuato Monaci – vi sono una serie di soggetti eterogenei, cooperative, imprese sociali, Enti del Terzo Settore ETS quali associazioni e fondazioni che operano seguendo principi e caratteristiche come il primato delle persone rispetto al profitto, al reinvestimento degli utili per perseguire finalità di interesse generale, la governance democratica e partecipativa. In particolare, l’azione democratica all’interno di una cooperativa incentiva le persone alla partecipazione attiva, aspetto che poi si riflette nella partecipazione alla vita sociale del Paese”.

“Chiediamo – ha aggiunto Monaci – una legge quadro che definisca senza margini di interpretazione e con certezza il perimetro dell’economia sociale, comprensiva di soggetti diversi tra loro quali mutue, associazioni, fondazioni, imprese sociali e cooperative, con la precisazione che tutta la cooperazione deve farne parte, tutti i settori, non solo quello sociale. Auspichiamo una riprogrammazione dei fondi europei e nazionali per ottenere risorse e opportunità, anche con l’aiuto di una piattaforma che garantisca un’informazione diretta e aggiornata sui finanziamenti in essere”.

E poi ancora partenariato pubblico-privato nell’ambito dei servizi di welfare, della cultura, dei servizi alle comunità, dello sviluppo sostenibile e dell’ambiente, dell’energia, dell’inclusione. L’incentivazione dell’occupazione giovanile e femminile. Di questo e altro si è discusso nella riunione odierna in un ambito che riguarda l’economia sociale in tutte le sue declinazioni e sfaccettature.