Lunedì, 20 Dicembre, 2021

AGCI LOMBARDIA ORGANIZZA, PER I PROPRI ASSOCIATI, UNA VISITA GUIDATA AL MEMORIALE DELLA SHOAH

La senatrice a vita Liliana Segre scrive una lettera dedicata all’Associazione con una toccante testimonianza e riflessione di chi, come Lei, ha vissuto le atrocità dell’Olocausto

 

Visitare il Memoriale della Shoah di Milano, luogo simbolo della deportazione degli ebrei e degli altri perseguitati verso i campi di concentramento, è senza dubbio un’esperienza toccante, commovente.

Un evento organizzato da AGCI Lombardia per sensibilizzare i propri cooperatori associati nei valori della solidarietà e della mutualità, principi, questi, che costituiscono la base del movimento cooperativo.

Il periodo storico che stiamo vivendo, con falsi e strumentali richiami alla libertà, alla Costituzione italiana e il costante ricorso a messaggi d’odio e di razzismo, impongono a tutti coloro che esercitano un ruolo sociale attivo di riflettere su cosa è stato e su cosa ha permesso, oggi a tutti noi, di vivere in libertà e democrazia, affinché inoltre, ciò che è stato non possa ripetersi, anche se in forme diverse.

La Costituzione italiana è simbolo di democrazia, è lo strumento che regola diritti e doveri del singolo cittadino e dell’intera comunità.

Essa richiama inoltre il principio della solidarietà come dovere del cittadino, delle istituzioni e, in particolare, nell’articolo 45 riconosce la cooperazione come strumento importante di democrazia economica, in grado di favorire crescita sociale, economica e culturale del nostro Paese.

Visitare il Memoriale della Shoah è come fare un tuffo nel passato, un atroce passato, tra racconti storici, sociologici, testimonianze fotografiche e audiovisive.

Ripercorrere la storia vuol dire cercare di abbattere il muro dell’INDIFFERENZA, una parola significativa che emerge anche a caratteri cubitali all’ingresso del Memoriale.

Tra il 1943 e il 1945, dal Binario 21 della Stazione Centrale di Milano partirono 23 treni diretti ad Auschwitz e ad altri campi di concentramento. Nei vagoni, originariamente destinati al trasporto postale, vennero stipate migliaia di persone perseguitate dagli occupanti nazifascisti: erano soprattutto ebrei, ma anche partigiani e dissidenti politici. Oggi quel binario ospita il Memoriale della Shoah. La sua posizione nascosta, al di sotto del manto stradale, permetteva all’esercito di eseguire nella maniera più discreta possibile i trasporti in loco e le partenze. I prigionieri venivano obbligati a salire su un carro che, grazie a un ascensore monta-vagoni, li portava al binario all’aria aperta. Lì, una volta agganciati al carro locomotore, i vagoni potevano partire.

Dopo l’armistizio firmato nel settembre 1943 dal Regno d’Italia con gli alleati angloamericani, i tedeschi avevano occupato l’Italia settentrionale con la collaborazione dei fascisti, scegliendo l’Hotel Regina come loro quartier generale nella città di Milano: da lì coordinavano l’attuazione della “soluzione finale” della questione ebraica nei territori italiani controllati dalla coalizione nazifascista. Per via della segretezza e della portata delle operazioni, non è stato possibile ricostruire il numero preciso dei deportati che partirono dal Binario 21. Sappiamo che di tutti i viaggi che si susseguirono fino alla Liberazione nel 1945, il più impressionante e disumano fu quello che lasciò la stazione il 30 gennaio 1944, quando la soluzione finale era a pieno regime. Nei vagoni vennero stipati 605 cittadini italiani di famiglia ebrea. Il giorno stesso in cui raggiunsero il lager di Auschwitz-Birkenau, 477 di loro vennero uccisi nelle camere a gas. Gli altri 128 vennero immessi nel campo di concentramento. Di questi sopravvissero 14 uomini e 8 donne. Tra loro c’era anche Liliana Segre, che il 19 gennaio 2018, in occasione del settantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali, è stata nominata senatrice a vita dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Ci sono anche i suoi racconti nella Sala delle Testimonianze, una delle stanze del Memoriale, inaugurato nel 2013. Per la sua progettazione e direzione è stata creata una Fondazione apposita, che ha deciso di lasciare intatti alcuni degli elementi originali.

L’area ospita anche un Muro dei Nomi, che riporta l’identità di tutti i “passeggeri” conosciuti, una biblioteca, un auditorium e altri spazi. Il proposito di chi ha voluto e finanziato il progetto era che il Memoriale non fosse un museo, ma un luogo di riflessione sulle persecuzioni e sull’indifferenza che ne permise l’attuazione, coerentemente con quanto affermato dall’Ente nazionale per la Memoria della Shoah d’Israele: “Nella tradizione ebraica l’ordine di ricordare è categorico”.

Ripercorriamo i momenti più salienti della giornata riportando gli interventi di Antonio Chiodo, Responsabile delle Relazioni Esterne di AGCI Lombardia, Cinzia Sirtoli, Presidente di AGCI Lombardia e Leo Gilardi, Segretario Nazionale e Presidente di ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati).

 

VIDEO - https://www.youtube.com/watch?v=U9jeu7GA_i0
Antonio Chiodo, Responsabile delle Relazioni Esterne di AGCI Lombardia, illustra le motivazioni della visita al Memoriale della Shoah, organizzata da AGCI Lombardia per i propri Associati, ricordando l'importanza della democrazia per la nostra Costituzione, raggiunta attraverso le lotte, con la caduta del fascismo. "Le cooperative hanno dimostrato come non si è INDIFFERENTI, non lo siamo perchè ci aiutiamo tra di noi, perché sappiamo dare sostegno ai più fragili  e vulnerabili, perché viviamo seguendo i valori della solidarietà e dell'inclusione sociale".

 

VIDEO- https://www.youtube.com/watch?v=OCmDSamU6Nk
La Presidente di AGCI Lombardia, Cinzia Sirtoli, legge la lettera scritta, per le cooperatrici e i cooperatori di AGCI, dalla senatrice a vita Liliana Segre, in occasione della Visita guidata al Memoriale della Shoah.
“Fui io a chiedere al Sindaco di Milano di scrivere sul muro del Memoriale a caratteri cubitali la parola “INDIFFERENZA”. Perché di questo furono capaci le persone normali di allora: di non vedere, di non capire, di non agire”.
(Dalla lettera della senatrice Segre).

 

VIDEO - https://www.youtube.com/watch?v=snpdOl76ErQ
Una lezione di storia e umanità, per le Cooperatrici e i Cooperatori AGCI presenti all'evento, racchiusa nell'intervento di Leo Gilardi, Segretario Nazionale e Presidente di ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati)

 

 

 

Quali emozioni ha suscitato la visita guidata al Memoriale? Lo raccontano i testimoni...

VIDEO - https://www.youtube.com/watch?v=Y2Z7Eg8bLaE
Stefania Rovera Presidente della Cooperativa Kinesis di Busto Arsizio

 

 


VIDEO - https://www.youtube.com/watch?v=drXAicvmC4o
Mattia Ratti