Martedì, 15 Febbraio, 2022

Sicurezza sul lavoro: INAIL e COOPFORM UMBRIA (Ente Bilaterale di Formazione Ambiente promosso da AGCI, CGIL, CISL e UIL) insieme con il Progetto “Cooperare Sicuri”

Quando l’esigenza di tutelare i lavoratori sul posto di lavoro incontra la sinergia di diverse Associazioni è facile far nascere proposte utili e concrete.

E’ quanto avvenuto con “COOPERARE SICURI”, un progetto nato da un accordo siglato da INAIL Umbria e Coop Form Umbria (Ente Bilaterale di Formazione Ambiente promosso da AGCI, CGIL, CISL e UIL)  con l’obiettivo di individuare e divulgare le buone pratiche da adottare per la prevenzione dell’insorgenza di patologie dell’apparato muscolo scheletrico dei lavoratori del sistema cooperativo regionale, prioritariamente nel settore della logistica, del facchinaggio, dei servizi e dell’ecologia.

“La cultura della sicurezza del lavoro – dichiara Gabriele Nardini, Presidente di AGCI Umbria, tra firmatari dell’accordo – non è soltanto tutela della salute ma anche e soprattutto formazione, prevenzione, garanzia di ambienti sani e sicuri per le nostre cooperative”.

Il progetto innovativo e sperimentale  che si pone, dunque, come obiettivo principale il contrasto di infortuni e malattie professionali, prevede un percorso di 20 ore che coinvolge complessivamente 60 lavoratori di tre cooperative presenti sul territorio umbro: “Servizi Associati”, “Cosp Tecnoservice” e “Ducop”s. Articolato su tre moduli, vedrà l’impegno di professionisti tra cui un fisioterapista, uno psicologo e un nutrizionista.

Al termine del percorso formativo a ciascun partecipante, avente frequentato almeno il 75% del monte ore, verrà rilasciato l’Attestato di Frequenza a doppio logo (INAIL e COOPFORM). Sarà prevista, inoltre, la diffusione del “modello” sperimentato sul campione di 60 lavoratori ad altri addetti, in misura minima di 200 soci/lavoratori, selezionati nelle tre cooperative individuate sul territorio regionale. Tale diffusione avverrà nella modalità della “formazione on the job”, sul luogo di lavoro, attraverso dei coach che saranno individuati nei medici e tra gli stessi 60 lavoratori che hanno fruttuosamente superato la formazione d’aula. Una fase che sarà realizzata direttamente nei luoghi di lavoro con l’obiettivo di trasmettere le buone prassi apprese durante i corsi di formazione.