Venerdì, 11 Marzo, 2022

AGCI CELEBRA I 150 ANNI DALLA MORTE DI GIUSEPPE MAZZINI

Per il Presidente Giovanni Schiavone: “Non dimenticare le origini, la storia della nostra Associazione è fondamentale per affrontare meglio le sfide del futuro”

 

 

“Capitale e lavoro nelle stesse mani”. E’ questo l’ideale che rappresenta meglio lo spirito mazziniano secondo cui il rilancio sociale ed etico di un’economia si fonda sulla partecipazione equa ed armonica dei lavoratori in una società dove “tutti lavorano per tutti”, dove nessuno è lasciato indietro. Soltanto così si possono avere minori dispersioni di ricchezze e creare forti spinte alla socialità a favore delle masse più povere e dei paesi emarginati.

E’ con questo principio che nascono e si nutrono le solide radici di AGCI, la nostra Associazione di rappresentanza, assistenza, tutela e revisione del Movimento cooperativo che, proprio per le sue origini, si considera libera e indipendente promuovendo il consolidamento, l’integrazione e lo sviluppo della cooperazione, nel rispetto dei principi di democrazia e di mutualità, nonché nell’interesse generale dell’economia stessa.

Gli ideali che ispirarono Mazzini, il patriota genovese morto 150 anni fa, uno dei padri del Risorgimento e uomo simbolo del processo di unificazione del Paese, furono decisivi per l’affermazione di un’identità italiana, di una concezione moderna dello Stato, attraverso la sua azione politica, la sua testimonianza etica e civile, il suo pensiero fondato su ideali democratici e repubblicani.

“Per la nostra Associazione dalle origini laiche e liberali, i cui valori si ispirano ai grandi protagonisti della storia del nostro Paese come, appunto, Giuseppe Mazzini – dichiara il Presidente Giovanni Schiavone -  è importante non dimenticare da dove veniamo, con quali ideali e principi siamo nati per affrontare con maggiore solidità, consapevolezza e visione strategica, le sfide del futuro”.