Venerdì, 18 Ottobre, 2024

AGCI incontra il CESE al CNEL

 

Mercoledì 16 Ottobre AGCI ha partecipato insieme a Legacoop, a Confcooperative e ad altre realtà dell’associazionismo, all’incontro con sei Rappresentanti del CESE presso il CNEL.

 Il CESE (Comitato Economico Sociale Europeo) è un organo consultivo dell’Unione europea istituito al fine di coinvolgere i gruppi di interesse economici e sociali nella creazione del mercato comune e di creare meccanismi istituzionali per fornire resoconti alla Commissione e al Consiglio sulle questioni europee. Con sede a Bruxelles, il CESE si compone di 329 membri.

Il dibattito che si è tenuto presso il Comitato Nazionale dell’Economia e del Lavoro insieme ai colleghi di Legacoop e Confcooperative, si è focalizzato principalmente sul tema dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto in Italia.

L’audizione è stata l’occasione, tra i vari argomenti, per ribadire come la cooperazione sia l’unico modello democratico di impresa in cui i soci contribuiscono direttamente e attivamente alla nascita e allo sviluppo dell’impresa stessa.

E' stato presentato brevemente il modello cooperativo quale modello che riconosce diversi diritti e principi fondamentali quali la mutualità, la solidarietà, il lavoro e, in particolare, la democrazia, infatti nella cooperativa una testa conta come un voto.

Nel concludere si è chiesto al gruppo di lavoro di sensibilizzare la Comunità Europea sulla realtà di questo modello di impresa alternativo al mercato libero, un modello in cui nessuno prevale sull’altro e dove tutti lavorano insieme per raggiungere un unico obiettivo: il benessere comune.

La storia della cooperazione; l’articolo 45 della Costituzione che riconosce il modello cooperativo; la promozione dei 17 obiettivi di Sviluppo Sostenibile; e poi ancora: migranti, disabili, giovani e donne. Di questo e altro si è discusso al tavolo d’incontro coi rappresentanti del CESE. Marco Olivieri, presidente di AGCI Lazio, dopo una breve presentazione della nostra Associazione, ha rimarcato alcuni argomenti cari alla cooperazione illustrandone l’alto valore etico ma anche le difficoltà che si riscontrano quotidianamente nel terzo settore, nel lavorare per l’affermazione dell’inclusione sociale e nella burocrazia, vera piaga che rallenta, se non addirittura blocca, il lavoro e l’impegno di coloro che hanno la sfortuna di imbatterla.