Liberi dagli infestanti senza usare veleni e senza spendere di più
Il progetto LIFE BIOREPEM presenta nella Sala Consiliare di Fiumicino i risultati preliminari: prevenute le infestazioni e appurata la sostenibilità economica per le Amministrazioni
Essere sostenibili si può. A dimostrarlo anche per le amministrazione locali, arrivano i risultati del progetto LIFE BIOREPEM. I risultati del nuovo modello ecologico di gestione degli infestanti, nello specifico ratti e zanzare, saranno presentati il 30 ottobre nella sala consiliare del Comune di Fiumicino, in occasione della visita di monitoraggio dei funzionari della Commissione Europea che lo ha finanziato attraverso il programma LIFE Ambiente. Il Comune di Fiumicino è capofila del progetto LIFE BIOREPEM (LIFE19 ENV/IT/000358) che si concluderà il 31 dicembre 2024 e che vede partner il comune di Francavilla al Mare (CH), ISPRA, AGEI (cooperativa di ricerca AGCI), Natu-Lab, Fondazione Ecosistemi. L'obiettivo del Progetto era quello di ridurre la quantità di sostanze tossiche usate per il controllo di roditori e zanzare. Il comune di Fiumicino insieme ai partner ha messo a punto e sperimentato un approccio innovativo ed ecologico per il controllo delle specie infestanti. Il nuovo modello è basato sull’utilizzo di trappole tecnologiche a cattura massiva e sull’introduzione di una gestione digitale e geolocalizzata dei servizi di disinfestazione e derattizzazione. A questo scopo, sono stati appositamente sviluppati una piattaforma per la gestione e il monitoraggio e un’applicazione mobile che viene data in uso agli operatori dei servizi di pest control. Un altro, importante, obiettivo del progetto LIFE BIOREPEM era proprio quello di dimostrare che un'amministrazione pubblica può conciliare la lotta contro le specie infestanti con la tutela dell'ambiente adottando sistemi di pest management privi di veleni. Per questo il progetto si è svolto su diversi binari: si è monitorato l’impatto nei siti interessati da questo nuovo approccio, si è svolta un’analisi del ciclo di vita (LCA) dei sistemi adottati per capire anche gli impatti legati alla loro produzione e si è studiata la fattibilità economica calcolando i costi del nuovo servizio sul breve, medio e lungo termine (10 anni). La lotta alle specie infestanti è un compito necessario che tutte le pubbliche amministrazioni devono portare avanti. Topi e zanzare sono vettori di importanti malattie che mettono a rischio la salute umana. Tuttavia, i pesticidi usati contro le zanzare e gli anticoagulanti contenuti nei preparati topicidi hanno noti effetti negativi, diretti e indiretti: causano l’avvelenamento di animali selvatici e domestici, possono contaminare gli ecosistemi e sono molto tossici anche per l’uomo. Per questo, i regolamenti nazionali e comunitari stabiliscono la riduzione o totale eliminazione dei biocidi, il cui uso è effettuato in deroga a queste norme, in attesa di valide alternative. I RISULTATI DEL SISTEMA BIOREPEM NELLA PREVENZIONE DELLE INFESTAZIONI Il sistema di trappole ecologiche elettromeccaniche geolocalizzate è stato implementato sia nel Comune di Fiumicino sia nel Comune di Francavilla al Mare. Per entrambi i Comuni sono state identificate le aree critiche e/o sensibili dove andare a posizionare le trappole. Queste sono state rispettivamente: Per il Comune di Fiumicino, 9 edifici scolastici, 1 centro anziani di fregene, 3 sedi comunali (Fiumicino, Torrimprientra, Villa Guglielimi), 2 aree turistiche (Torre Clementina e darsena). Per il Comune di Francavilla al Mare: 11 edifici scolastici, 1 sede comunale, 1 area museale, 1 area turistica Le due ditte incaricate nell’ambito del progetto rispettivamente a Fiumicino e a Francavilla hanno svolto complessivamente oltre 7300 controlli su tutti i dispositivi di cattura ecologici utilizzati sia per topi sia per zanzare. Le ditte hanno controllato ogni 20 giorni tutte le trappole per topi, contando, fotografando tutti gli esemplari catturati e identificando la specie; un aspetto cruciale in questa lotta perché conoscendo la specie più frequente e infestante si possono declinare meglio le azioni di prevenzione e lotta. Tutti gli esemplari che sono stati catturati tutti all’esterno degli edifici e nessuno all’interno, per cui non ci sono state chiusure degli edifici scolastici. Per quanto riguarda le zanzare, i dispositivi sono stati utilizzati da maggio a ottobre, sempre con controlli ogni 20 giorni e sempre contando e identificando le specie con la collaborazione dell’Università di Roma Sapienza, Dip. Malattie Infettive. LE CONCLUSIONI SULLA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA DEL SISTEMA BIOREPEM Nel progetto è incluso una valutazione economica del sistema integrato BIOREPEM. Lo studio dimostra che, per quanto riguarda la lotta ai topi, una volta ammortizzati i costi di investimento per l’acquisto delle trappe la strategia BIOREPEM diventa vantaggiosa rispetto a quella tradizionale. Dopo 5 anni, i costi diventano sensibilmente più bassi, senza considerare i vantaggi dal punto di vista ambientale. Bisogna considerare che le trappole hanno una durata di vita di almeno 10 anni, anche di più con le opportune manutenzioni. Inoltre, in una sperimentazione effettuata presso la ASL di Latina, l’acquisto delle trappole è stato effettuato dalla ditta appaltatrice, senza investimenti per la pubblica amministrazione. La ASL di Latina che gestisce gli ospedali di Latina, Fondi e Formia, ha adottato il sistema integrato BIOREPEM a tutela di queste strutture sanitarie a partire dall’estate di quest’anno. Lo staff tecnico del progetto ha partecipato ai sopralluoghi per l’identificazione dei siti critici e ha provveduto al trasferimento del know – how necessario alla gestione del sistema al personale ASL.
“Le esche tradizionali rodenticide usate nei dispenser o lasciate libere in cantina o in giardino, non sono la soluzione - ha sottolineato nel suo intervento Andrea Funari, biologo della cooperativa AGEI e coordinatore tecnico del progetto - Contengono sostanze pericolose per gli animali e per l’uomo. Il loro utilizzo deve essere attentamente valutato e, se possibile, evitato. Nei rodenticidi sono presenti molecole che impediscono la coagulazione del sangue. Il topo muore dissanguato, ma anche gli umani sono a rischio (i rodenticidi sono sostanze estremamente tossiche anche a bassissimi dosaggi, da maneggiare con cura, cancerogene e con effetti nocivi su sistema endocrino, apparato riproduttivo e feto). Una volta entrate nell’ambiente - ha soprattutto sottolineato Funari - rimangono inalterate per molto tempo e la loro efficacia dura a lungo”.